“Una coperta contro la violenza”
In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne del 25 novembre, La Rete delle Donne, propone per “Una coperta contro la violenza” da un’idea dell’artista Patrizia Fratus, l’opera d’arte per combattere la violenza costruendo relazione.
L’obiettivo del progetto d’arte collaborativa consiste nel creare una installazione collettiva, fatta da tantissimi quadrotti di lana, per dire basta alla violenza.
L’appello a realizzare ai ferri o all’uncinetto
L’obiettivo del progetto d’arte collaborativa consiste nel creare una installazione collettiva, fatta da tantissimi quadrotti di lana, per dire basta alla violenza.
L’appello a realizzare ai ferri o all’uncinetto
(con gli avanzi di lana di cui si dispone), uno o più moduli 50×50 uniti dal filo rosso, simbolo di passione ma anche di denuncia, per coprire tutta l’area di giardino antistante il Palazzo Comunale, è rivolto non solo a tutte le donne (nonne, …madri, figlie, suore, anziane delle case di riposo) ma anche a quegli uomini che sanno sferruzzare.
Non si tratta di un semplice lavoro di maglia, ma di un’azione di condivisione e consapevolezza; Lavorare a maglia diventa lo strumento per riflettere sulla donna e contro la violenza.
Che cos’è, infatti, un “lavoro a maglia” se non il frutto di quella lenta, paziente tessitura del reale che è l’esatto contrario della violenza?
“Coprire” significa “prendersi cura”; se coprire significa “prendersi cura”, i ferri e i gomitoli che escono dalle quattro mura domestiche e scendono in piazza sono un simbolo fin troppo “scoperto” per dichiarare la consapevolezza delle donne e del loro essere insieme La presa di coscienza è l’origine del cambiamento: la donna deve prima sviluppare dentro di sé la consapevolezza del cambiamento per poterlo mettere in atto. L’arte ha anche la funzione sociale di proporre una possibile nuova idea di società: l’espressione creativa dell’essere umano è la più grande risorsa per raggiungerla.
E allora: Portate i vostri ferri da maglia o l’uncinetto, ma soprattutto portate la voglia di cambiare le cose.
Ciascuna con il suo modulo di 50×50 da sferruzzare come si conviene, seguendo la fantasia e l’estro dei colori, potrà contribuire, con il proprio morbido tassello, ad un’opera che certamente non passerà inosservata!
Ciascuna potrà realizzare il proprio pezzetto di coperta personalizzato (composto da quattro moduli 50×50 e uniti insieme dal filo rosso) con con gli avanzi di lana di cui dispone, ai ferri o all’uncinetto, a casa da sola o in compagnia presso la sede dell’associazione negli orari di apertuta: martedì dalle ore 10 alle ore 12 il mercoledì dalle ore 15 alle ore 17.00 e venerdì dalle ore 16.30 alle ore 18.30; sarà una gradita occasione per sferruzzare insieme davanti ad una buona tazza di tè.
L’invito è a coinvolgere le Vostre amiche, madri, nonne, zie.. più siamo più grande sarà la nostra coperta, la nostra opera d’arte relazionale.
Tutti i moduli così realizzati potranno essere consegnati presso la sede dell’associazione o presso “Ornella Merceria” di San Maurizio Canavese, entro il 23 novembre 2016
L’installazione della “Maxi coperta patchwork” contro la violenza sulle donne, che realizzeremo grazie al vostro preziosissimo lavoro, avverrà il 26 novembre 2016 alle ore 10.30 presso il giardino antistate il Palazzo Comunale.
I moduli potranno essere acquistati; il raccolto servirà per finanziare le attività e i progetti della associazione La Rete delle Donneper informazioni: 338/24.45.476
Non si tratta di un semplice lavoro di maglia, ma di un’azione di condivisione e consapevolezza; Lavorare a maglia diventa lo strumento per riflettere sulla donna e contro la violenza.
Che cos’è, infatti, un “lavoro a maglia” se non il frutto di quella lenta, paziente tessitura del reale che è l’esatto contrario della violenza?
“Coprire” significa “prendersi cura”; se coprire significa “prendersi cura”, i ferri e i gomitoli che escono dalle quattro mura domestiche e scendono in piazza sono un simbolo fin troppo “scoperto” per dichiarare la consapevolezza delle donne e del loro essere insieme La presa di coscienza è l’origine del cambiamento: la donna deve prima sviluppare dentro di sé la consapevolezza del cambiamento per poterlo mettere in atto. L’arte ha anche la funzione sociale di proporre una possibile nuova idea di società: l’espressione creativa dell’essere umano è la più grande risorsa per raggiungerla.
E allora: Portate i vostri ferri da maglia o l’uncinetto, ma soprattutto portate la voglia di cambiare le cose.
Ciascuna con il suo modulo di 50×50 da sferruzzare come si conviene, seguendo la fantasia e l’estro dei colori, potrà contribuire, con il proprio morbido tassello, ad un’opera che certamente non passerà inosservata!
Ciascuna potrà realizzare il proprio pezzetto di coperta personalizzato (composto da quattro moduli 50×50 e uniti insieme dal filo rosso) con con gli avanzi di lana di cui dispone, ai ferri o all’uncinetto, a casa da sola o in compagnia presso la sede dell’associazione negli orari di apertuta: martedì dalle ore 10 alle ore 12 il mercoledì dalle ore 15 alle ore 17.00 e venerdì dalle ore 16.30 alle ore 18.30; sarà una gradita occasione per sferruzzare insieme davanti ad una buona tazza di tè.
L’invito è a coinvolgere le Vostre amiche, madri, nonne, zie.. più siamo più grande sarà la nostra coperta, la nostra opera d’arte relazionale.
Tutti i moduli così realizzati potranno essere consegnati presso la sede dell’associazione o presso “Ornella Merceria” di San Maurizio Canavese, entro il 23 novembre 2016
L’installazione della “Maxi coperta patchwork” contro la violenza sulle donne, che realizzeremo grazie al vostro preziosissimo lavoro, avverrà il 26 novembre 2016 alle ore 10.30 presso il giardino antistate il Palazzo Comunale.
I moduli potranno essere acquistati; il raccolto servirà per finanziare le attività e i progetti della associazione La Rete delle Donneper informazioni: 338/24.45.476